10 research outputs found

    Proposta di rinnovamento dell’antenna parabolica VLBI di Noto (SR)

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    Con questo rapporto tecnico si intendono spiegare alcuni interventi di ammodernamento che si intendono fare sull'antenna parabolica di Noto. Nello specifico si intendono rinnovare gli impianti tecnologici (elettrico, di raffreddamento acqua, dell'elio criogenico, della trasmissione dati) e aggiungere nuovi ripari per gli apparati anche in previsione dell'installazione del nuovo ricevitore tri-band previsto dal progetto PON "Ricerca e Innovazione"

    Improving natural risk management by means of virtual surveys through hazardous volcanic contexts by using Augmented and Virtual Reality

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    To ensure an efficient natural risk management, we need an in-depth understanding and assessment of risk as well as the adoption of effective prevention measures. Modern techniques such as Augmented Reality (AR) and Virtual Reality (VR) offer the opportunity to explore our environment for professional as well as educational purposes, conveying useful information not only to scientists, but also to at-risk populations. “Virtual navigation on volcanoes by Augmented Reality and 3D-headset” was a geoevent we organized in the framework of the 6th edition of the Italian “Settimana del Pianeta Terra” (Week of Planet Earth) in October 2018. The geoevent featured AR and Virtual Reality exhibits, highlighting the benefits of these tools in applications for Earth monitoring, also with positive contributions in mitigation actions to reduce the impact of natural hazards. We proposed virtual 3D models of volcanic regions in Iceland and Italy (at Etna volcano), which guided the visitors in a virtual survey through hazardous contexts like landslide prone areas and fault zones. The event was supported as part of the 3DTeLC project funded through the Erasmus+ Key Action 2 Strategic Partnerships for Higher Education scheme (Project Reference: 2017-1-UK01-KA203-036719).3DTeLC project funded through the Erasmus+ Key Action 2 Strategic Partnerships for Higher Education scheme (Project Reference: 2017-1-UK01-KA203-036719)PublishedVienna, Austria1TM. Formazion

    DBBC VLBI2010

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    The Digital Base-Band Converters-2 (DBBC2) backend system has been adapted for supporting the VLBI2010 demands. The system architecture for this application is presented

    Towards coordinated site monitoring and common strategies for mitigation of Radio Frequency Interference at the Italian radio telescopes

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    We present a project to implement a national common strategy for the mitigation of the steadily deteriorating Radio Frequency Interference (RFI) situation at the Italian radio telescopes. The project involves the Medicina, Noto, and Sardinia dish antennas and comprised the definition of a coordinated plan for site monitoring as well as the implementation of state-of-the-art hardware and software tools for RFI mitigation. Coordinated monitoring of frequency bands up to 40 GHz has been performed by means of continuous observations and dedicated measurement campaigns with fixed stations and mobile laboratories. Measurements were executed on the frequency bands allocated to the radio astronomy and space research service for shared or exclusive use and on the wider ones employed by the current and under-development receivers at the telescopes. Results of the monitoring campaigns provide a reference scenario useful to evaluate the evolution of the interference situation at the telescopes sites and a case series to test and improve the hardware and software tools we conceived to counteract radio frequency interference. We developed a multi-purpose digital backend for high spectral and time resolution observations over large bandwidths. Observational results demonstrate that the spectrometer robustness and sensitivity enable the efficient detection and analysis of interfering signals in radio astronomical data. A prototype off-line software tool for interference detection and flagging has been also implemented. This package is capable to handle the huge amount of data delivered by the most modern instrumentation on board of the Italian radio telecsopes, like dense focal plane arrays, and its modularity easen the integration of new algorithms and the re-usability in different contexts or telescopes.Comment: 39 pages, 10 Figures and 7 Tables. INAF Technical Report n. 149 (2022). http://hdl.handle.net/20.500.12386/3208

    Secondo Protocollo di Implementazione Misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Sars-CoV-2

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    Questo documento è da intendersi come protocollo di implementazione delle attività nel corso della attuale fase dell’emergenza pandemica e, con lo “Addendum al Documento di Valutazione dei Rischi dedicato al rischio biologico derivante da Sars-CoV-2, protocollo di sicurezza anti contagio, misure di prevenzione e protezione, formazione e informazione”, le Linee guida operative per i lavoratori e le lavoratrici dello “Istituto Nazionale di Astrofisica” Misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Sars-CoV-2 e il Protocollo di implementazione MAB (Musei Archivi Biblioteche) dell’INAF, Misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Sars-CoV-2, dei quali costituisce parte integrante, contiene misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Sars-CoV-2 per ogni Struttura di Ricerca INAF - Istituto Nazionale di Astrofisica e per la sede della Amministrazione Centrale, e sostituisce integralmente il “Protocollo di Implementazione Fase 2, Misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Sars-CoV-2” adottato con nota Circolare del Direttore Generale del 15 maggio 2020, numero 2482. Le disposizioni contenute nel Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 5 Agosto 2020 non si concretano in una totale “ripresa” delle attività di ricerca, ma semplicemente in un “ampliamento”, peraltro assai limitato e condizionato, delle stesse. È quindi necessario, in questa “Fase”, adottare misure che consentano, ove possibile, di svolgere le attività lavorative nella massima sicurezza. Pertanto, il Direttore Generale, d'intesa con il Presidente, il Direttore Scientifico e il Collegio dei Direttori di Struttura, ha avviato un processo volto a definire le azioni propedeutiche all’aggiornamento del “processo di implementazione” delle attività di ricerca e di laboratorio che potranno essere svolte in questa nuova “Fase”, nella consapevolezza che le stesse non devono arrecare alcun nocumento alla salute dei dipendenti dell'Ente e non devono, in alcun modo, favorire, direttamente o indirettamente, una recrudescenza della pandemia in atto, salvaguardando il bene supremo della salute pubblica, costituzionalmente tutelato, e che facciano, quindi, prevalere l'interesse generale sulle logiche puramente individualistiche (Circolare 2 maggio 2020, n. 2083, Allegato 9). Il presente documento tiene conto delle indicazioni contenute nei vari aggiornamenti dei provvedimenti Governativi e delle raccomandazioni delle Autorità Sanitarie Nazionali ed Internazionali, individua e definisce, per tutte le Strutture di Ricerca, le misure di sicurezza che dovranno essere adottate e i dispositivi da utilizzare, suscettibili di ulteriori e/o diverse implementazioni a livello locale, in ragione delle diverse peculiarità delle singole Strutture della specificità dei luoghi, delle esigenze logistiche, delle misure organizzative adottate e di eventuali aggiornamenti delle disposizioni normative. Resta inteso che in base all’evoluzione dello scenario epidemiologico, e nell’ottica della tutela della pubblica sicurezza, le misure indicate potranno essere rimodulate, anche in senso più restrittivo, e dovranno essere immediatamente applicate eventuali, future e più restrittive disposizioni governative Regionali e/o locali. Il Direttore Generale, il Direttore Scientifico e i Direttori di Struttura, ciascuno nell'ambito delle rispettive competenze, individuano idonee procedure di controllo dell'applicazione delle predette misure di sicurezza, con la collaborazione di RSPP, RLS e Medico Competente. I contenuti del documento saranno aggiornati ad ogni variazione della valutazione del rischio e delle misure di contrasto alla diffusione del Sars-CoV-19 da parte degli organi competenti. Ogni sede integra con eventuali indicazioni del Responsabile della Prevenzione e Protezione, del Medico Competente, del Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza, anche in relazione all’ambiente specifico

    Protocollo per l’aggiornamento delle Misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus SARS-CoV-2/Covid-19 nelle Strutture di Ricerca e nella Sede della Amministrazione Centrale dello Istituto Nazionale di Astrofisica.

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    Il documento è da intendersi come protocollo per l’aggiornamento delle misure di contrasto alla diffusione dell’epidemia da Covid-19, anche in considerazione dell’emanazione dei nuovi provvedimenti adottati dal Governo e dal Ministero della Salute, di circolari e “comunicazioni” di Ministeri e Autorità competenti, e della legislazione vigente in materia di contrasto alla diffusione dell’epidemia da Covid-19, e contiene linee guida per la revisione e l’aggiornamento dei “Protocolli di sicurezza” adottati a livello locale dalle Strutture di Ricerca e dalla sede della Amministrazione Centrale, tenuto conto della situazione epidemiologica e della necessità di conservare misure efficaci per prevenire e ridurre il rischio di contagio. Il documento tiene conto delle nuove disposizioni normative e, in particolare, del “Protocollo condiviso di aggiornamento delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus SARS-CoV-2/COVID-19 negli ambienti di lavoro”, siglato il 30 giugno 2022 e ha l’obiettivo di fornire indicazioni operative e linee guida aggiornate per garantire l’efficacia delle misure precauzionali di contenimento adottate per contrastare l’epidemia da Covid-19, applicando tutte le misure necessarie allo svolgimento delle attività lavorative nella massima sicurezza, tenendo in particolare conto gli aspetti che riguardano il benessere del personale nell’accezione più ampia del termine. Il documento richiama, inoltre, la necessità di promuovere e favorire, in ogni sistema di prevenzione di qualunque rischio, un ambiente di lavoro sereno, in cui i rapporti interpersonali siano improntati alla correttezza, al reciproco rispetto della libertà e dignità della persona in quanto diritti inviolabili di tutto il personale che a qualsiasi titolo lavora e opera all'interno dell'Istituto, delle lavoratrici e dei lavoratori chiamati ad applicare, a garantire il rispetto del presente documento e di chi ha lavorato per la sua stesura. Atteggiamenti offensivi, molesti, violenti e lesivi della dignità e della professionalità dell’individuo sul luogo di lavoro, oltre a costituire fattori di rischio lavorativo, sono stigmatizzati dai “Codici” adottati dall’Ente

    A Reappraisal of Seismicity and Eruptions of Pantelleria Island and the Sicily Channel (Italy)

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    Three main tectonic depressions (the Pantelleria, Linosa and Malta troughs), the expression of a continental rift, characterize the Sicily Channel, a region with recent volcanic activity attested by the Pantelleria and Linosa volcanic islands, as well as numerous seamounts. To understand the seismic and eruptive behaviour of this area, we compare historical and instrumental seismicity retrieved from catalogues with recordings from both a mobile seismic network and a permanent station deployed at Pantelleria. A review of historical eruptions affecting the Sicily Channel is also presented. Recent instrumental seismicity shows that the Sicily Channel is characterized by a low level of seismicity, with earthquakes mainly occurring as isolated events, rather than swarms as observed during the few documented eruptive periods. The results of a seismic survey in 2006–2007, as well as the signals recorded by a permanent station in 2010–2014, enable stating that also Pantelleria is characterized by a very low rate of seismicity. The available, though scant, historical information suggests a recurrence time of about a century for the volcanic activity and that eruptions are usually preceded by seismic swarms. In the only historical known eruption of Pantelleria, in addition to shocks, uplifting and increasing fumarole activity, were observed. Notwithstanding the lack of eruptions over the past century, and despite the low recent seismic rate, we believe that the geophysical monitoring of the Sicily Channel needs improving since it is an area of potentially high seismic and volcanic hazard given the presence of several active submarine eruptive centres.Published2475–24937T. Struttura della Terra e geodinamicaJCR Journa

    Linee guida operative per i lavoratori e le lavoratrici dello “Istituto Nazionale di Astrofisica” Misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Sars-CoV-2

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    Il documento contiene indirizzi operativi finalizzati a fornire uno strumento sintetico e immediato di applicazione delle misure di prevenzione e contenimento di carattere generale, per sostenere un modello di ripresa delle attività compatibile con la tutela della salute dei lavoratori e delle lavoratrici dello “Istituto Nazionale di Astrofisica”. In particolare sono integrate le diverse misure di prevenzione e contenimento riconosciute a livello scientifico per contrastare la diffusione del contagio, tra le quali: norme comportamentali, distanziamento fisico e contact tracing, con il principale obiettivo di ridurre il rischio di contagio per i singoli e per la collettività, le indicazioni si pongono inoltre in continuità con le indicazioni di livello nazionale

    Protocollo di Implementazione Fase 2 Misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Sars-CoV-2

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    Questo documento è da intendersi come protocollo di implementazione delle attività nel corso della cosiddetta “Fase 2” e, con lo ”Addendum al Documento di Valutazione dei Rischi dedicato al rischio biologico derivante da Sars-CoV-2, protocollo di sicurezza anti contagio, misure di prevenzione e protezione, formazione e informazione” di cui costituisce parte integrante, contiene misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Sars-CoV-2 per ogni Struttura di Ricerca INAF - Istituto Nazionale di Astrofisica e per la sede della Amministrazione Centrale. Le disposizioni contenute nel Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri dl 26 aprile 2020 non si concretano in una effettiva "ripresa" delle attività di ricerca, ma semplicemente in un "ampliamento", peraltro assai limitato e condizionato, delle stesse. È, quindi necessario, in questa "Fase", adottare misure che consentano, ove possibile, di svolgere le attività lavorative nella massima sicurezza. Pertanto, il Direttore Generale, di intesa con il Presidente, il Direttore Scientifico e il Collegio dei Direttori di Struttura, ha avviato un processo volto a definire le azioni propedeutiche alla attivazione del "processo di implementazione" delle attività di ricerca e di laboratorio che potranno essere svolte in questa nuova "Fase", nella consapevolezza che le stesse non devono arrecare alcun nocumento alla salute dei dipendenti dell'Ente e non devono, in alcun modo, favorire, direttamente o indirettamente, una recrudescenza della pandemia in atto, salvaguardando il bene supremo della salute pubblica, costituzionalmente tutelato, e che facciano, quindi, prevalere l'interesse generale sulle logiche puramente individualistiche (Circolare 2 maggio 2020, n. 2083, Allegato 9). Il presente documento tiene conto delle indicazioni contenute nei vari provvedimenti Governativi e delle raccomandazioni delle Autorità Sanitarie Nazionali ed Internazionali, individua e definisce, per tutte le Strutture di Ricerca, le misure di sicurezza che dovranno essere adottate e i dispositivi da utilizzare, suscettibili di ulteriori e/o diverse implementazioni a livello locale, in ragione delle diverse peculiarità delle singole Strutture della specificità dei luoghi, delle esigenze logistiche, delle misure organizzative adottate e di eventuali aggiornamenti delle disposizioni normative. Il Direttore Generale, il Direttore Scientifico e i Direttori di Struttura, ciascuno nell'ambito delle rispettive competenze, individuano idonee procedure di controllo dell'applicazione delle predette misure di sicurezza, con la collaborazione di RSPP, RLS e Medico Competente. I contenuti del documento saranno aggiornati ad ogni variazione della valutazione del rischio e delle misure di contrasto alla diffusione del Sars-CoV-19 da parte degli organi competenti. Ogni sede integra con eventuali indicazioni del Responsabile della Prevenzione e Protezione, del Medico Competente, del Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza, anche in relazione all’ambiente specifico
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